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scuola bruniana fondazione forense di nola

15/6/2018

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Vi aspetto lunedí 18 giugno alle ore 15.30 presso la Scuola Bruniana Fondazione Forense di Nola, per approfondire il metodo e le tecniche di comunicazione dei professionisti, con l’autore del libro “Principi di Marketing delle professioni”, Prof. Lucio Iaccarino, i colleghi Pasquale Piccolo, Giuseppe Boccia e Maria Masi, e con la dott.ssa Immacolata Stizzo, responsabile Progettazione di Formamentis.
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Non Profit: registro unico contro l’evasione fiscale (Corriere della Sera C. Sociale)

27/5/2018

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Il mio ultimo articolo sul Corriere della Sera (C. Sociale), sul mondo “insano” del Non Profit, per informarci e tutelarci meglio dai lupi mascherati da agnelli.
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A.O.U. FEDERICO II di Napoli – terzo settore e Malattie rare

17/5/2018

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Sabato 19 maggio sarò relatore al Convegno che si terrà presso l’A.O.U. FEDERICO II di Napoli, Aula Grande Edificio 6, in cui si dibatterà sul delicatissimo tema delle MALATTIE RARE, ed in particolare sull’Acalasia.
Dopo l’intervento di eminenti rappresentanti della Medicina, parlerò del ruolo primario che l’associazionismo DEVE conquistare sui tavoli di programmazione in tema di malattie rare, anche in considerazione della mutata legislazione sul Terzo settore.

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UNIVERSITÁ FEDERICO II “Le nuove forme della sussidiarietá orizzontale. La riforma del Terzo settore”

20/3/2018

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Vi ricordo che mercoledí 28 marzo – UNIVERSITÁ FEDERICO II – sarò relatore al Convegno: “Le nuove forme della sussidiarietá orizzontale. La riforma del Terzo settore”, che si terrá presso l’aula Pessina al Corso Umberto I, 40.
Ancora un incontro per fare chiarezza sulla tanto attesa e contestata Riforma.
Vi aspetto.
Prenderanno parte all’evento il Prof. Lucio De Giovanni, Direttore del Dipartimento di Giuris…prudenza dell’Università di Napoli Federico II, Padre Antonio Palmese, Vicario Episcopale della Diocesi di Napoli, la Dott.ssa Roberta Gaeta, Assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, il Prof. Vincenzo Cocozza, Federico II, Prof. Michele Della Morte, Direttore del Dipartimento Giuridico dell’Università del Molise, il Prof. Bruno De Maria, Federico II, la Prof.ssa Stefania Parisi, Federico II, il Dott. Sergio Zeuli, Consigliere T.A.R., la Prof.ssa Laura Cappuccio, Federico II, il Prof. Renato Briganti, Federico II, il Dott. Sergio D’Angelo, Presidente ‘Gesco’, il Dott. Marco D’Isanto, Consulente enti non profit, il Notaio Alberto Caprioli. L’iniziativa è organizzata con il Patrocinio del Comune di Napoli, Assessorato alle Politiche Sociali.

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Banca Prossima – “Tutto sulla Riforma del Terzo Settore”

16/1/2018

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Venerdí 26 gennaio sarò relatore al Convegno “Tutto sulla Riforma del Terzo Settore” che si terrá presso la sala Roberto Marrama della Fondazione Banco Napoli (organizzato da Banca Prossima). Un confronto tra esperti e operatori del settore, nella convinzione che, al di là degli aspetti critici pur presenti in tale Riforma, si possano creare nuove opportunità per il nostro territorio, in sinergia tra Istituzioni, Chiesa, Imprese e Societá civile.
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LA LEGGE SUL “DOPO DI NOI”, UNO STRUMENTO DA SFRUTTARE

29/4/2017

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La questione che maggiormente preoccupa tutte le famiglie in cui un proprio componente (generalmente un figlio) presenta una disabilità fisica, psichica o sensoriale, è certamente quella legata all’invecchiamento dei genitori: in loro assenza, che cosa ne sarà dei figli incapaci a gestire autonomamente la propria vita?
Fino ad oggi, di fronte a un progressivo arretramento dello Stato, per assicurare alle persone disabili, prive di idonea sistemazione familiare, modalità di vita indipendente anche con soluzioni abitative autonome e para-familiari, molti interventi di supporto sono stati offerti dal mondo del volontariato e del privato sociale, ma si è trattato di interventi sostitutivi posti in essere in un quadro normativo nazionale assolutamente lacunoso, riferibile perlopiù alla Legge-quadro 328/2000 sull’assistenza e alla Legge-quadro 104/1992 sull’integrazione sociale.
Per provare, allora, a superare le attuali situazioni di “isolamento” in strutture di ricovero, favorendo invece la possibilità di “vita in casa” per le persone con disabilità grave e prive di sostegno familiare, il nostro Legislatore ha emanato la Legge n. 112 del 22.06.16, c.d. “Dopo di noi”, con la quale ha riconosciuto il diritto dei disabili a poter scegliere insieme ai loro genitori dove vivere e con chi vivere, evitando per quanto possibile l’istituzionalizzazione (ovvero il ricovero in grandi strutture), e consentendogli, per esempio, di continuare a vivere nelle proprie case o in “più familiari” strutture gestite da associazioni.
Gli strumenti messi in campo da tale norma sono molteplici, e vanno dall’istituzione di un fondo ad hoc, all’esonero dall’imposta di successione e donazioni e l’applicazione in misura fissa delle imposte di registro, ipotecarie e catastale, sui trasferimenti di beni e diritti conferiti in trust o gravati da vincoli di destinazione o destinati a fondi speciali istituiti da privati, enti e associazioni in favore delle persone con disabilità grave.
Su cosa accadrà adesso, rispetto all’accesso agli interventi sostenuti con le risorse (poche) messe in campo, è lecito interrogarsi.
Dipenderà molto dalle regioni che, una volta inviate (lo scorso febbraio) al competente Ministero le linee di indirizzo dei programmi regionali per l’attuazione della legge in questione, dovranno emanare, senza ulteriori esitazioni, atti normativi per stabilire come utilizzare i fondi che sono stati loro affidati con decreto attuativo del 23.11.16 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per promuovere i progetti di vita per il “Dopo di Noi”.
Ciò, nella consapevolezza che, al di là delle sterili – ma fondate – polemiche, ad esempio, sulla ridotta platea dei beneficiari (non tutti potranno permettersi le polizze assicurative o ricorrere ai trust), o sulla scarsità dei fondi stanziati, etc., sarà molto importante che le Regioni colgano il potenziale di eventuali forme di collaborazione nate dal basso sui singoli territori attraverso l’attivazione di reti che comprendano il mondo istituzionale con funzioni di regia (ASL – Comuni e/o Piani di Zona), il mondo associativo, quello della cooperazione sociale e delle fondazioni di erogazione, quali soggetti di proposta e di attuazione, non escludendo il mondo delle professioni (notai, avvocati, commercialisti, etc.) insieme al mondo del credito e delle assicurazioni, con funzioni di supporto qualificato alle scelte dei progetti di vita.
Occorrerà adesso impegnarsi tutti per costruire il percorso attuativo!
(Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Giuliano Poletti –  Sottosegretario Bobba)

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IL MIO ULTIMO ARTICOLO SU GIOVANI, LAVORO E CHIESA. CORRIERE DELLA SERA

25/2/2017

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Va aggiunto che per trovare soluzioni concrete bisognerá coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese – dotate di figure professionali adeguatamente formate e qualificate – e la società civile nelle sue realtà associative (Terzo settore), ed invogliarle ad attuare buone pratiche, anche con azioni di reti territoriali e interaziendali. Occorrono accordi volti a definire le priorità d’intervento e di gestione tra la Chiesa, le amministrazioni pubbliche, le realtà del Terzo settore e il mondo delle imprese, ciascuno con le proprie risorse economiche ed umane. Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, 100 Vescovi Sindaco Luigi De Magistris, Governatore De Luca, Governo nazionale Ministro De Vincenti.
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Il mio ultimo articolo sulle potenzialità della riformata Impresa Sociale

31/12/2016

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 141 del 18.06.16, è stata pubblicata la Legge 06.06.16, n. 106, “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale”, (Matteo Renzi, Luigi Bobba, Poletti) finalizzata ad operare una riforma complessiva degli enti privati del Terzo Settore e delle attività dirette a finalità solidaristiche e di interesse generale. Tale riforma era attesa da tempo, perché l’attuale legislazione sul Terzo Settore è frutto di interventi legislativi che si sono succeduti disordinatamente nel corso del tempo, indipendenti l’uno dall’altro, che esigevano una revisione organica. Nell’attesa, allora, che il Governo adotti entro maggio-luglio 2017 (si spera!) i decreti legislativi che daranno attuazione a tale previsione normativa, va ricordato che tra i diversi soggetti del Terzo settore, l’impresa sociale si caratterizza per un maggiore orientamento al mercato, dato che svolge una normale attività imprenditoriale, opera nell’interesse generale avendo come mission lo sviluppo socio-ambientale del territorio in cui opera, e gestisce il profitto in modo tale da rendersi autosufficiente, limitando così il ricorso agli atti di liberalità e alle sempre più scarse sovvenzioni pubbliche. Purtroppo, fino ad oggi, tale tipo di impresa ha avuto difficoltà a svilupparsi pienamente: poche centinaia sono le organizzazioni private che hanno acquisito la qualifica di impresa sociale, e ciò anche per le esigue ragioni economiche di vantaggio che l’attuale disciplina dettata dal D.Lgs. 155/2006 (che continuerà a spiegare i suoi effetti fino all’adozione dei richiamati decreti attuativi), concedeva ai finanziatori che intendevano avvicinarsi a tale tipo di impresa. Per allontanarsi, allora, dalle logiche meramente assistenzialistiche e volontaristiche, era necessario introdurre nel tessuto giuridico dell’impresa sociale elementi che incoraggiassero lo sviluppo dell’imprenditoria sociale, favorendo un nuovo modo di fare impresa che tende a superare la distinzione tra interessi pubblici e interessi privati, indirizzandoli entrambi al raggiungimento di una condizione di benessere sociale più elevata e che può aiutare a trovare vie d’uscita alla crisi economica attuale, anche favorendo l’ingresso di nuovi capitali nel Terzo settore. Penso, a tal proposito, alle previsioni contenute nell’articolo 9, lettera f), numeri 1 e 2 della Legge in esame, concernenti la possibilità per le imprese sociali di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio tramite portali telematici, in analogia a quanto previsto per le start-up innovative, ovvero le agevolazioni volte a favorire gli investimenti di capitale, o ancora il fondo rotativo per il finanziamento degli investimenti a condizioni agevolate, nonché all’introduzione di meccanismi volti alla diffusione dei titoli di solidarietà e di altre forme di finanza sociale finalizzate a obiettivi di solidarietà sociale previsti dalla successiva lettera h e all’assegnazione di immobili pubblici non utilizzati o sottratti alla criminalità organizzata (lettera i). Appare, pertanto, anacronistico e poco rispondente alle esigenze sociali ed economiche attuali l’ostruzionismo opposto al rinnovamento dell’impresa sociale da quanti, durante il percorso parlamentare della richiamata riforma del Terzo settore, scorgevano nella facoltà concessa all’impresa sociale di distribuire (limitatamente) i propri utili, il potenziale rischio di concorrenza sleale nei confronti delle imprese tradizionali, non ravvisando quindi la portata innovativa di tale riforma, anche nella parte in cui concede alle imprese sociali la possibilità di remunerare il capitale e di distribuire parte degli utili, incentivando in tal modo gli investitori a puntare su tale tipo di società.

Avv. Giuseppe Brandi.
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Giubileo delle Arti: un evento di grande rilievo artistico e culturale per la città di Napoli.

4/11/2016

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Tra pochi giorni avrà inizio il “Giubileo delle Arti”, una manifestazione di grande rilievo artistico e culturale voluta da Sua Eminenza Crescenzio Sepe e promossa dal Vicario alla Cultura don Adolfo Russo, dal Vicario al Laicato mons. Cinti e dal presidente della sezione napoletana dell’Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI), il Maestro Luigi Grima.
Molteplici sono le iniziative …artistiche: spettacoli, mostre pittoriche, cori e orchestre scolastiche, che si svolgeranno dal 4 al 13 novembre in luoghi meravigliosi, ricchi di spiritualità e cultura: Donnaregina Vecchia, il Museo Diocesano, la Cattedrale e il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella.
In questi giorni, ho visto l’instancabile amica Luciana Mascia, vicepresidente UCAI Napoli, coinvolgere numerosi artisti napoletani per renderli partecipi, con le loro opere, dell’evento che si preannuncia anche come un importante momento di riflessione sulla Bellezza e, si spera, sulla necessaria rivalutazione del ruolo degli artisti (sempre più a margine), e sulle innumerevoli funzioni e contributi che apportano e possono apportare per lo sviluppo sociale e personale.
“Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza: la bellezza unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione” (Paolo VI).

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L’Unione Europea e il “Corpo Europeo di solidarietà”

4/11/2016

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A fine 2016 partirà il progetto della Commissione UE per il “Corpo Europeo di solidarietà” e mira a coinvolgere almeno 100 mila giovani nei prossimi 4 anni.
A leggere la “scheda” (http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-16-3062_en.htm) della Commissione si direbbe che potranno far parte dei “Corpi Europei di Solidarietà” i giovani sotto i 30 anni con qualsiasi curriculum e qualsiasi situazione scolastica o lavorativa in corso, che avranno la possibilità di o…ffrire il proprio aiuto presso associazioni, enti locali, organizzazioni non governative, imprese sociali, ma anche presso imprese profit nel loro paese o all’estero per una durata compresa tra due mesi e un anno.
Potranno essere impegnati nelle situazioni di crisi, come ad esempio il terremoto in Italia, o in progetti contro l’emarginazione o per l’inclusione sociale, dalla povertà ai minori in difficoltà, dai disabili al recupero delle periferie, dalla tutela dell’ambiente fino all’accoglienza dei rifugiati.
Importante è che oltre a poterlo fare da volontari – ai quali saranno rimborsate le spese di vitto, alloggio e viaggio – POTRANNO FARLO ANCHE COME DIPENDENTI con regolare contratto di lavoro o in regime di tirocinio o apprendistato.
Ma come saranno pagati i partecipanti?
La UE sostiene economicamente l’iniziativa: se la persona è assunta come dipendente, tirocinante, apprendista in un altro Stato membro, riceverà uno stipendio (per un contratto di lavoro), ovvero un assegno (per un corso di formazione o di apprendistato) per coprire i costi di vita e di viaggio; mentre se partecipa come volontario, gli saranno garantiti i costi essenziali (cibo, alloggio e viaggio).
Staremo a vedere!
P.S. Occhio! perché a breve dovrebbe essere creato un portale web nel quale potersi registrare e mettersi in contatto con i vari enti di accoglienza.

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